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Le informazioni investigate sono sempre legali?

Le informazioni investigate offrono una informazione sicuramente più efficace rispetto alle tradizionali informazioni commerciali, ma sono sempre legali?

La risposta è: dipende.

  1. Abilitazione prefettizia

Innanzitutto, è importante fare attenzione che la società a cui si richiede il servizio sia abilitata con l’autorizzazione prefettizia ai sensi dell’art. 134 del TULPS e ai sensi dell’art. 222 del D.L.vo 271/89 dell’art 327 Bis del c.p.p e successivi modificati dalla L.397/100.

Richiedi sempre al tuo fornitore di informazioni questa autorizzazione, perché diversamente i casi sono due: o vengono fornite semplici informazioni commerciali, spacciate come informazioni investigate, oppure il fornitore opera contro la legge e questo naturalmente comporta ulteriori considerazioni sulla sua professionalità.

  1. Una valutazione caso per caso

Secondo la legge italiana sulla privacy, una delle più restrittive in materia, è lecito incaricare qualcuno di svolgere una investigazione per proprio conto nei casi previsti, come esplicitato dal Codice in materia (D.L. 30 Giugno 2003, n.196) che prevede il trattamento dei dati personali senza consenso quando “necessario ai fini dello svolgimento investigativo difensivo o per far valere o difendere un diritto in sede giudiziaria.”

Non sempre il limite operativo delle informazioni investigate è chiaro e comprensibile. Il consiglio è quello di affidarsi ad un fornitore specializzato e affidabile che possa consigliarti al meglio sulle tattiche informative da adottare, nel pieno rispetto della legalità e all’insegna della maggiore efficacia.

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